“God bless you”, twitta in inglese Luca Parmitano.
Abituati alle sue foto spettacolari scattate dalla stazione internazionale, questa volta la meraviglia lascia spazio alla riflessione.
“Guardate che devastazione, ecco quello che rimane dell’Iraq e delle sue meraviglie artistiche e naturali”.
Nello scatto dell’astronauta case distrutte e cumuli di macerie. Una zona, probabilmente bombardata, costellata da costruzioni fatiscenti e strade costellate di voragini.
Un vero e proprio scenario di guerra.
Soltanto che stavolta Parmitano non deve aver puntato bene il suo teleobiettivo. Questione di inclinazione dell’asse terrestre o di un ambientazione simile, fatto sta che nella foto dell’astronauta non era raffigurato l’Iraq, ma…la Calabria.
E già, perché qualcuno si è accorto che in quello scatto c’era la casa abusiva di uno zio, qualcun altro ha riconosciuto la strada.
‘Scusa, ma quella è Ciccarello!’
Quella è una foto della periferia sud di Reggio Calabria!
Avvertito della gaffe, Parmitano si è immediatamente scusato. Senza tuttavia cambiare idea sulla questione: “Che Dio vi benedica in ogni caso”.
E in effetti, Iraq o Calabria, l’augurio di una pronta ripresa da questa condizione di disagio e di degrado vale in ogni caso.