La Calabria gioca per una volta di anticipo rispetto all’Italia ed entra nella fase 2.
Così di botto, per dirla alla Boris.
All’improvviso, con un comunicato, la Governatrice Jole Santelli annuncia al mondo che da domani 30 aprile la Calabria entra nella Fase 2.
Aperture e libertà di spostamento, dunque, per i calabresi, i quali – tocca dirlo – fino ad adesso si sono comportamenti egregiamente guadagnandosi questo regalino.
Niente di trascendentale nella delibera formata dalla pasionaria Jole – saranno consentiti spostamenti per fare sport, gestire allegamenti e attività agricole, badare alle attrezzature nautiche – tranne per un passaggio importante.
Al punto 6 del comunicato si legge: È consentita la ripresa delle attività di bar, pasticcerie, ristoranti, pizzerie, agriturismo con somministrazione esclusiva attraverso il servizio con tavoli all’aperto.
In sostanza ripartono i bar e i ristoranti.
Ed è la stessa Jole a illustrarne le motivazioni:“Sono due mesi che vado avanti di macchinetta, mi vorrei pure prendere un cavolo di caffè al bar!”
Eh giustamente, d’altronde la ristorazione è uno dei settori trainanti del commercio al dettaglio calabrese.
E poi l’economia della nostra regione si fonda o no sui bar!?