Salgono vibranti le proteste della minoranza indolente del capoluogo.
Il Cavatore è considerato un monumento al lavoro, dall’altissimo valore simbolico.
Un insulto intollerabile per chi, faticosamente, cerca di far accettare il suo status di nullafacente.
«È l’emblema di chi si spacca la schiena per il progresso della società. Un obbrobrio, un’offesa grave per noi che pascoliamo sul Corso senza alcuna voglia di faticare.”