“Ma quale scippo del Nord e Calabria abbandonata o defraudata? Se stiamo nella merda è solo colpa nostra!”
Non ce l’ha fatta più Michele Squalificato, noto analista politico-economico calabrese per anni alla testa del “Movimento dei lamentosi“, la celebre corrente culturale che, per le condizioni della Calabria, dà la colpa a tutti fuorché ai calabresi.
Trent’anni di onorato servizio senza ventilare neanche un accenno di critica agli abitanti della regione più sfigata d’Italia insieme al Molise.
“Sono quelli del Nord che ci derubano con tentativi costanti di secessioni o autonomie differenziate! Senza le loro politiche scellerate, la nostra regione sarebbe come la Svizzera!” Affermazioni secche che non ammettevano replica e si fondavano su numerosi e consolidati studi pensati per salvare la coscienza della civitas tra Tortora e Villa San Giovanni.
“I nostri giovani sono costretti a emigrare per colpa delle politiche padane, le nostre infrastrutture e la sanità sono fortemente penalizzate da un’Italia considerata solo da Roma in su.” Squalificato riempiva con le sue prediche centinaia di dibattiti e seminari organizzati senza alcun pudore. Eppure dentro di sé, così ha ammesso, aveva sempre covato la certezza che la colpa fosse al 95% dei calabresi.
“Sì, perché abbiamo avuto politici, alti magistrati ed esponenti di primissimo piano in tutti i settori, ma la Calabria è ancora messa così...” – Questo ha sussurrato, ormai estenuato, all’esito di un ultimo convegno organizzato a Lamezia Terme, in cui evidentemente l’ipocrisia olimpica non ha più retto.
Le sue parole sono state ritenute inaccettabili e talmente tanto assurde da indurre gli organizzatori a contattare immediatamente un’equipe di neurologi dell’ospedale di Vibo.
Dopo un approfondito esame dell’accaduto e della condizione psicologica di Squalificato, gli specialisti hanno deciso di internarlo presso una rinomata struttura locale, la mirabile “Villa Lupara”.
All’interno della clinica convenzionata con la ‘ndrangheta, Squalificato riceverà il conforto quotidiano di esperti e luminari che lo sottoporranno a un percorso riabilitativo. In 6-8 mesi dovrebbe tranquillamente tornare a sproloquiare utilizzando i luoghi comuni giusti nelle occasioni giuste.