Farsi rispettare dai vicini è una delle preoccupazioni maggiori di un calabrese.
Se ci fosse una ricerca della paternità del detto “L’erba del vicino è sempre più verde (o ‘più buona’, se abiti a Crotone) sarebbe certamente da attribuire ad un abitante della punta della Penisola.
Già perché tra paura del giudizio e spirito di competizione, i rapporti con i vicini di casa sono da sempre oggetto di analisi antropologica e sociale.
Chi ha la macchina migliore, chi ha il televisore più potente, chi ha la facciata di casa peggio rifinita. È un’eterna gara col vicino la vita di un calabrese.
Ed è così, su queste civili e mature basi, che un cinquantenne lametino ieri sera ha sganciato la famigerata bomba H.
Sì, avete capito bene, nel delirio di fuochi pirotecnici, bombe carta e colpi di mitraglietta, l’uomo ha pensato bene di mettere a tacere tutti attivando il meccanismo della bomba all’idrogeno che custodiva in tavernetta.
Si tacciano le bocche di fuoco e i petardi, il botto migliore ce l’ho io!
Via quindi alla deflagrazione definitiva, quella che stabilisce che il migliore del circondario sei tu.
E lo sancisce per sempre e per tutti nel raggio di chilometri, da ora fino alla notte dei tempi.
Coinvolgendo in un harakiri senza senso anche l’autore del lancio.
Ma poco importa: l’importante è aver dimostrato di avercelo più grosso degli altri.