E alla fine la proposta politica è arrivata: la prima del neonato movimento civico delle Sardine.
“Una proposta per riappacificare il paese“, l’ha definita così Luca Sartori.
C’erano tutti i fondatori del movimento all’incontro con il Ministro per il Mezzogiorno Giuseppe Provenzano.
Ci tenevano a esserci per dare un segnale forte alle migliaia di loro simpatizzanti.
“Abbiamo proposto un Erasmus tra Reggio e Catanzaro. Un progetto ambizioso che aiuterà ad unire due zone così lontane del paese“.
Zone lontane fisicamente (basta vedere le strade di collegamento tra le due città calabresi), ma anche ideologicamente.
Due realtà che negli anni hanno scavato un solco profondo tra di loro.
Questione di capoluogo, di rivalità calcistiche e culinarie.
Confronto acceso che negli ultimi anni si è palesato nello sport (entrambe le squadre giocano in Lega Pro – girone C) con sfottò e polemiche ad ogni derby, ma che, lo sappiamo, ha origini molto remote.
Un Erasmus, dunque, dicevamo. Un programma di istruzione che servirà a a portare catanzaresi a Reggio Calabria e reggini a Catanzaro.
Studenti che potranno superare pregiudizi e ottuse rivalità, per provare a capire meglio come si vive nell’altra città.
Magari tessere amicizie e, col tempo, stemperare questo odio.
Una proposta tutto sommato condivisibile, quella delle Sardine.
La palla passa adesso alle scuole e, soprattutto, ai ragazzi.
Per dimostrare che una Calabria unita è più forte, e che le energie perse dietro una rivalità senza senso possano magari essere impiegate meglio in progetti di sviluppo comune.