È allerta in Calabria per i fiumi di vino rosso che stanno seriamente minacciando le tavole della regione.
Alle 12:30 il livello alcolico del rosso paesano aveva già abbondantemente superato la soglia consentita, che equivale alle prime manifestazioni di “vastasaggine” a tavola.
Zii con la cravatta slacciata, nonni con la testa prepotentemente diretta verso il piatto, nipoti che raccontano barzellette salaci. Questo il primo bilancio dei danni già verificati dalla Protezione Incivile.
“Circola troppo vino nel corso di queste tavolate domenicali, bisogna porre un argine altrimenti la situazione non potrà che degenerare“, così commenta il Presidente dell’Osservatorio per l’ubriachezza in Calabria, Guido Barile.
Le forze dell’ordine stanno già predisponendo i primi kit per “stipare” un po’ di vino e limitare i danni di una giornata di novembre davvero imprevedibile.
“Tra funghi, salsicce, pasta chjina e sottaceti si rischia di rimanere vittima del vino che continua a calare copiosamente nei bicchieri. Dobbiamo correre ai ripari“, chiosa Barile.
A disposizione dei cittadini damigiane, “impagliate” e bottiglie di acqua Fiuggi in cui far affluire il vino in eccesso.
Per informazioni, contattare il numero verde della “Putica di Mastro Ciccio”