Chiara Ferragni c’è già stata in Calabria qualche anno fa ed è bastato un pomeriggio speso tra Scilla e Condofuri per far passare la nostra regione da ‘quella striscia di terra di fronte alla Sicilia‘ a ‘la patria del bergamotto‘.
I social tirano tanto, si sa.
I social influenzano le scelte di cittadini e clienti. Sarà triste, tremendamente moderno e ideologicamente sbagliato, ma è così.
E’ un dato di fatto.
Come è un dato di fatto il +27% di ingressi agli Uffizi lo scorso fine settimana.
Boom di visite, sembrerebbe, dovute alla foto che ritrae la più famosa influencer italiana davanti alla Venere di Botticelli.
Un caso? Noi, non crediamo. E gli haters della bionda instagrammer cremonese muti!
E allora, piuttosto che indignarci e inanellare una chiusura museale dietro l’altra, perché non ci riaffidiamo a Chiara Ferragni?
Riportatela in Calabria, davanti ai Bronzi, ad Arco Magno, a Capo Colonna, a Pentidattilo e nel cuore della Sila.
Portiamola in Calabria a posare davanti alle nostre bellezze e alle nostre rovine.
Tentiamo il tutto per tutto!
Che dalla Venere di Botticelli alla Venere di Botricello è davvero un attimo.
E per un 25% in più di turisti, ci sorbiremo anche gli sfoghi e i dolori di pancia dei duri e puri della promozione turistica.
Quelli dei coupon anni Novanta e dei botteghini sempre vuoti.
Soddisfatti, in fondo di questa desolazione, perché per loro l’arte deve essere per pochi.