Cosa si potrà fare e cosa non si potrà fare nel primo Natale dell’era del Coronavirus?
Gli italiani attendono con ansia il nuovo DPCM del premier, contenente tutte le indicazioni per una natività in sicurezza.
Spostamenti tra le regioni, messa di mezzanotte e tavolate tra parenti, sono questi i temi che preoccupano di più i cittadini.
Ma il Governo vuole spingersi oltre.
Sembrerebbe, infatti, che in preda al delirio normativo più totale (da leggere con intonazione fantozziana), l’Esecutivo starebbe anche pensando ai menù di Natale.
Pasti per rimanere leggeri e in forma, ma anche piccoli sfizi che facciano accettare meglio agli italiani l’idea di dover stare da soli a casa.
A questo proposito, la prima misura potrebbe riguardare i dolci calabresi.
In particolare uno: il sacro petrale.
Da sempre dolce del Natale, il petrale regala gioie e dolori ai suoi cultori, specie per il suo ripieno classico: i fichi.
Buonissima la pastafrolla, gustose le decorazioni, ma poi quella farcitura che non a tutti piace.
Da qui la più classica richiesta: “Nonna, fammene un po’ con la Nutella!”
Oggetto del desiderio di grandi e piccini, la famosa crema alla nocciola potrebbe diventare adesso la base principale del ripieno.
“Basta fichi, noci, uva passa e quant’altro: dentro ai petrali ci andrà OBBLIGATORIAMENTE la Nutella!”
Era ora! Urlano i calabresi!
E ci gusteremo così, un Natale meno numeroso, ma sicuramente più goloso!