Ad ogni ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria, chi studia fisica la conosce bene la terza Legge della dinamica.
E dovrebbero conoscerla anche gli odiatori e i provocatori seriali.
Così, da oggi la conosce bene anche Spirlì, vice presidente della Regione Calabria.
Intervenuto durante un incontro pubblico della Lega, il politico ha dichiarato: “Nessuno mi potrà impedire di dire ‘negro’ e ‘frocio'”.
Rivendicando la libertà d’espressione del termine dialettale ‘niguru’ e subito dopo scagliandosi contro la cosiddetta lobby omosessuale.
Nulla di cui avevamo sinceramente bisogno, in Calabria, in questo momento.
Anni di sensibilizzazione per incentivare l’uso di un linguaggio politicamente corretto e attento alla diversità culturali e di genere, gettati in fumo con un intervento davvero fuori luogo.
Ma le reazioni, quelle di cui facevano cenno ad inizio articolo, non si sono fatte attendere.
“E a noi nessuno può impedirci di chiamarti cogl****“, rispondono in coro omosessuali e migranti africani.
E come direbbe lo stesso Spirlì: anche in questo caso, viva la libertà di espressione!