“Papà, so che non lo accetterai mai, ma ho un peso sullo stomaco: una cosa che ormai tu devi sapere…”
È cominciata così, con una classica frase di rito, la tranquilla giornata di paura di un sessantenne di Frascineto.
‘Siediti e ascoltami’, le frasi e gli annunci che ti stravolgono la vita.
Una vita fatta di punti di riferimento e certezze. Abitudini, modi di fare e piccoli rituali che non saranno mai più come prima.
“Papà, ascoltami: io sono diventato vegano”.
“Cosa? Ti piaciunu i masculi? ‘Ssapiva! M’erunu chisti i problemi…”
“Papà, no, non sono omosessuale. Semplicemente ho deciso di non mangiare più carne”.
Lo sguardo interdetto, la salivazione azzerata, l’occhio vitreo, poi il tonfo.
I tentativi di rianimazione su un cuore che si è spezzato prima ancora di fermarsi.
In cucina il rumore del ragù che ribolle e scoppietta dentro la pentola sul fuoco.
Il pranzo amorevolmente preparato per dare il bentornato ‘o figghiulu che vive fuori.
Quel figlio che ora è cambiato, è diventato diverso, è partito sano ed è tornato malato.
Ah, il nord! La grande città, le cattive frequentazioni…
È stato quel profumino ancora prima dei sanitari del 118 a far riprendere conoscenza allo sfortunato genitore. A pochi passi un frigorifero stracolmo di salsicce, involtini, fettine di vitello e polpettoni, tutti acquistati e preparati per sfamare il figlio in quei tre giorni giù.
Un figlio che però, nel frattempo, è diventato vegano.
Ma non è forse il perdono la virtù più grande e innata in ogni genitore?!
Poco prima di essere intubato e trasportato in ambulanza, l’uomo ha infatti fatto cenno al ragazzo di avvicinarsi.
“Era megghiu ricchiuni chi veganu, pi ‘mia si mortu! Fora i ‘sta casa!”, sono state le parole dell’anziano padre.
Una scena che, immortalata in un video dalla sorella, in queste ore sta facendo commuovere la Calabria intera.