La Pasqua non è il Natale, ma in quanto a magia non se la cava male.
Questo deve aver pensato Michelino Sparammuzzi, venticinquenne calabrese rimasto a Milano in quarantena per non rischiare di contagiare i suoi.
I genitori non sono rimasti a guardare in videochiamata e hanno pensato bene di spedirgli un uovo gigante per mitigare la nostalgia di casa.
E indovinate cosa c’era dentro? Tutta la Calabria con i suoi splendidi mari, le dolci montagne, le cose buone e gli affetti.
Poi, continuando a rompere l’uovo, Michele ha trovato dentro anche clientelismo, massoneria, ‘ndrangheta, disservizi, appalti truccati e favoritismi.
Tutta la regione racchiusa dentro un simbolo prezioso di speranza.
Che bella favola!