Una brutta storia che viene dalla Calabria.

Neanche quarant’anni, ma già madre di tre figli, Marilena (questo il nome di fantasia che utilizzeremo) era intenta a programmare il menu del pranzo di Natale.

Un evento dalla portata epocale: 30 parenti presenti, 1 marito completamente inoperoso e 1 suocera in agguato a giudicare la qualità del cibo.

Una pressione psicologica insostenibile insomma, il dramma delle aspettative che crescono con l’approssimarsi del Natale.

Marilena non ce l’ha fatta.

Balbettando timorosa e in preda ormai a una crisi di nervi incontenibile, la fragile donna ipotizzava quindi di “arrangiare” un menu di sole 12 portate, frutta e dolci esclusi, per sfamare i partecipanti (tra cui 3 temibilissimi cugini del marito, capaci da soli di ingurgitare oltre 4 kg di spaghetti n.5).

Potremmo fare 3 antipasti, 3 primi, 4 secondi, 1 giro di formaggi misti e 1 giro di sottaceti“, questa l’improvvida affermazione che Marilena si sarebbe lasciata scappare.

Le parole, percepite chiaramente dal marito e dall’onnipresente suocera, avrebbero fatto scattare un’immediata denuncia per maltrattamenti nei confronti dei figli.

Sarebbero stati i ragazzini, ognuno dei quali di un peso netto pari a 85kg, i primi destinatari dello scellerato menu natalizio.

Li voleva lasciare a digiuno!“, la durissima accusa della suocera.

Costernati gli altri parenti che avrebbero dovuto partecipare alla festa.

Dopo aver tratto la donna in arresto, i carabinieri hanno anche dovuto difenderla da un tentativo di linciaggio spontaneo inscenato proprio fuori dall’abitazione di Marilena, la mamma-mostro che voleva lasciare i suoi cari a stomaco vuoto.