Quattro ore e mezza di lavoro, sei reparti coinvolti e 18 tra chirurghi e infermieri ad alternarsi al tavolo operatorio. Sono questi i numeri dell’intervento che, dopo anni di vergogne e scandali, sta finalmente ridando luce e speranza alla sanità calabrese.
“Un’operazione perfettamente riuscita, la prima nel suo genere in Italia” commenta raggiante uno dei primari dell’Ospedale di Praia a Mare.
“Un altro grande risultato raggiunto” continua il dirigente “dopo la pulitura delle seppie sentivamo tutti il bisogno di un segnale forte. Non era facile andare oltre e fare di meglio”.
Invece, a quanto pare, all’ospedale cosentino sono riusciti nel miracolo: recuperare i tentacoli di un vecchio polpo ormai quasi in putrefazione e restituirgli nuova vita nel corpo di un giovane mollusco appena pescato.
Quello che resta impresso, oltre all’inestimabile valore scientifico dell’operazione, sono le lacrime e gli abbracci tra i medici. Le pacche sulle spalle a sciogliere la tensione delle ore in sala operatoria.
Un entusiasmo che ben presto si diffonde in sala stampa e coinvolge tutti gli operatori dell’ospedale, infermieri e cuochi compresi.
“Avete finito di festeggiare?”, a riportare tutti con i piedi per terra ci pensa proprio una delle cuoche del nosocomio.
“Portatemi ‘sto polpo: che la pentola con le carote e il sedano è già mezzora che bolle!”
Ad attendere e rifocillare l’equipe, infatti, è proprio un gustoso pranzo a base di seppie e molluschi. Un modo per festeggiare e, sarebbe il caso di dire, assaporare il gusto di un risultato così faticosamente raggiunto!