Simpatico siparietto stamattina durante il raduno dei partigiani a Vibo Valentia.
Dopo la sfilata di bandiere e i racconti della resistenza, è infatti partito il più classico dei cori: l’inno della Resistenza.
Quel ‘Bella, ciao” ormai divenuta canzone internazionale, utilizzata anche come canzone principe de ‘La casa di carta’.
Quando ecco che, arrivati al ritornello, parte il lapsus freudiano: “Oh parmigiana, portami via!”
E giustamente in Calabria, appropinquandosi all’ora di pranzo, cosa vuoi cantare?
Una bella parmigiana, al posto del partigiano come da testo originale.
Paese che vai, lapsus che trovi, insomma.
Un equivoco scioltosi subito in una risata collettiva.
E in una promessa di darsi appuntamento in cucina, per cucinarla davvero questa bella parmigiana.