Il calabrese, si sa, non ama prendere posizione.
“Chi te la fa fare?”, “Dassa futtara”, “Fatti ‘i cazzi toi”, “Chi tinda futta?”, questi gli inviti che in genere spengono le velleità di schierarsi per una causa nella punta dello Stivale.
Per rispondere all’esigenza della popolazione calabrese di non esprimersi e di far decidere agli altri per non esporsi, assecondando una soave cultura mafiosa che accompagna il bel pensiero regionale, è in arrivo una novità: il Gran Consiglio dell’Indifferenza ha deciso di inserire, all’interno della scheda elettorale per il prossimo referendum costituzionale, la cassellina “Non sacciu”.
La maggioranza dei calabresi sarà così libera di non dire la sua, esonerandosi da qualsiasi responsabilità.