Scuse belle e dove trovarle.
Chi lavora ha ragione, recitava un antico detto.
Ed è quello cui si sono appellati i quattro reggini che, per girare indisturbati durante il lockdown, hanno pensato bene di dichiarare che lavoravano per Skai.
Un errore che ha immediatamente insospettito gli agenti.
“Lavorare”? A Reggio Calabria! Dove non si lavora in tempi normali, figurarsi durante una pandemia che ha messo in ginocchio l’economia.
E, infatti, gli agenti hanno approfondito e scoperto la falsa dichiarazione.
Nessuno Skai e nessun lavoro per i 4.
Per i quali è scattata la multa.
Lavorare! In Calabria!
Certo che potevano trovarsi una scusa migliore.