Un nuovo scandalo invece la politica calabrese.
Dopo gli arresti per contiguità mafiosa e gli annacamenti del pecoro vari, questa volta la lente degli inquirenti si concentra sulle ultime Elezioni Comunali di Reggio Calabria.
Dalle indagini della Digos, infatti, sarebbero emerse diverse irregolarità nelle consultazioni per il rinnovo del Consiglio Comunale reggino.
Schede doppie, voti conteggiati più volte e, addirittura, preferenze espresse da persone incapaci di intendere e volere quando addirittura non… defunte.
Un quadro abbastanza agghiacciante quello che sarebbe venuto fuori dalle indagini.
Hanno votato anche i morti alle ultime elezioni, insomma, e questa volta non è un modo di dire.
Ma gli indagati provano adesso a difendersi:”Era un modo per sentirli ancora tra noi”, dichiarano.
Ah beh, allora sì, anzi si tratta di un gesto di una sensibilità estrema.
Un modo per non dimenticare i cari defunti e onorarne la memoria con il più alto gesto democratico.
Recarsi idealmente alle urne.
A questo punto, date queste motivazioni, la chiusura dell’indagine è dietro l’angolo.
D’altronde in una città che è un mortorio, è giusto e legittimo votino anche i defunti.