La città è letteralmente sommersa di rifiuti, centinaia di micro-discariche costellano praticamente tutte le strade dal centro alla periferia, con il conseguente rischio sanitario per il proliferare di odori e topi, ma i cittadini sono sicuri: “Il vero problema è il Coronavirus”.

Già, non la peste bubbonica o il colera che si potrebbero propagare dai cumuli di immondizia che ormai da un anno hanno preso stabile residenza a Reggio Calabria.

“Ci siamo minuti di mascherine e monitoriamo 24 ore su 24 la situazione sanitaria in Cina per seguire l’evolvere della situazione”.

Tutto questo mentre sotto casa la discarica abusiva assume dimensioni di penisola abitabile e altre se ne continuano a creare ad ogni svincolo autostradale, in ogni traversa isolata, ad ogni angolo di strada.

“Vogliamo delle risposte subito, dalla Cina e dal nostro Governo. Non si può continuare a vivere con questa angoscia”.

E mentre il virus prolifera a 7000 chilometri di distanza, a pochi metri dall’uscio sale un olezzo nauseabondo di rifiuti organici decomposti.

Tutto bene, tutto sotto controllo.

Di questo passo ci prepareremo per affrontare il Coronavirus e ci ammaleremo di peste africana.