“La mia città? La vedo più come un’amica?”
Sono state queste parole a rivelarsi fatali per Teodoro Tiralorchi, giovane candidato di una lista civica calabrese.
Il 27enne, infatti, intervistato a margine della presentazione delle liste per le prossime elezioni comunali di Reggio Calabria, non ha dichiarato il proprio amore incondizionato per la città.
“Scendo in campo per amore di Reggio”, è questa la frase di ordinanza di tutti i candidati.
Nessuno che mai ammetta di entrare in politica per curare i propri interessi e quelli dei suoi familiari.
Come più puntualmente avviene nei fatti.
Tutti che amano la propria città e compiono una scelta, anche dolorosa e controproducente per la propria carriera, solo per una questione sentimentale.
Tutti tranne Teodoro.
“Amare la mia città? L’amore fa danni e non consente di vedere i difetti. Io Reggio la vorrei trattare come un’amica da sostenere, ma anche da criticare”.
E così che il giovane candidato è stato immediatamente espulso dalla lista civica dove era stato inserito.
Perchè l’ipocrisia, in questa fase, deve farla da padrone e le supercazzole vanno rispettate.