Tempi strani, questi.
Tempi paradossali di certezze che si ribaltano e di comportamenti, fino a poche settimane fa esacrabili, che ora diventano modelli di vita da seguire.
È il caso, ad esempio, dei disoccupati calabresi.
Un tempo neet svogliati senza speranza e oggi campioni della prevenzione.
State a casa, si moltiplicano gli appelli in tv. È questo l’unico modo per contrastare il Coronavirus e rallentare l’epidemia nel tentativo di disingolfare gli ospedali.
Nessun problema, c’è chi lo fa da sempre e ci è abituato.
Nessun cambio di stile di vita, anzi.
“E chi si è mai mosso dal divano?” ripetono in coro migliaia di ragazze e ragazzi calabresi.
Restare in casa è da sempre, tragicamente, il modo in cui passano le loro giornate.