Non tutte le quarantene vengono per nuocere, direbbe il saggio.
C’è chi approfitta del tempo trascorso a casa per giocare coi figli, chi per conoscere meglio i familiari, chi per leggere e chi per imparare una nuova arte.
Accendere i fornelli, per esempio.
È il caso dello studente calabrese a Roma che, al decimo giorno consecutivo di clausura domestica, ha deciso di imparare ad…accendere il fuoco.
Già, abituata com’era a ricevere puntuale il pacco da giù – o alle brutte a rifornirsi dal kebabbaro – la matricola ha dovuto fare di necessità virtù.
Stanco della nona sera di fila a mangiare tonno in scatola e biscotti, il ragazzo ha deciso di avventurarsi in una pasta.
Dunque, acqua in una pentola e per portarla in ebollizione? Ma certo, ci sta la cucina!
Idea geniale, tentativo dopo tentativo, tra un accendino inceppato e una manopola del gas capricciosa, lo studente al 107esimo tentativo ha finalmente scoperto…il fuoco.
Il menù della prima cena? Ma chiaro: pasta col tonno… rigorosamente calabrese!