C’è chi fa di necessità virtù e c’è chi va oltre.
Ad esempio: per il gusto di infrangere le regole diventa un atleta olimpionico.
È il caso dei runner calabresi. Sollevatori di patatine da divano, o al massimo corridori della domenica, che all’improvviso – quando è stato proclamato il lockdown – si sono riscoperti atleti professionisti.
Da una corsetta al mese, giusto per non sentire gli improperi domenicali delle mogli, ad allenamenti quotidiani.
E così, giusto per il gusto di uscire, centinaia di runner calabresi sono diventati corridori ufficiali.
Andranno in Giappone l’anno prossimo, alle Olimpiadi, in 250.
Coronavirus permettendo.
Intanto, grazie alla pandemia sono diventati maratoneti e mezzofondisti di caratura mondiale.
Quando si dice: cogliere l’opportunità.