Frizzante, brioso, irriverente.
Mille facce, un solo nome: Sacha Baron Cohen, comico, intrattenitore, regista e produttore britannico che sconvolge il mondo con caricature che graffiano e fanno riflettere.
Il suo personaggio simbolo, Borat, e quella mutanda che è il manifesto di un grandissimo sberleffo mondiale.
Ai microfoni dello Statale Baron Cohen si mette a nudo (o quasi): “L’idea della mutanda? È nata dall’osservazione delle abitudini dei calabresi a Capodanno. Non ci crederete, ma sono forse gli ultimi ancora davvero fissati con “‘a mutanda russa” per la notte di San Silvestro. E sfoggiano biancheria intima di tutti i tipi, persino mutandoni ascellari e body discutibili come quello che ha ispirato l’outfit del mio celebre personaggio. Insomma: ai calabresi togliete tutto, ma non le mutande!”