È una Jole Santelli chiara e decisa quella vista in questi giorni, nel pieno della campagna elettorale per il rinnovo del Consiglio Regionale calabrese.
Elezioni che arrivano a pochi giorni giorni dal grande esodo post-natalizio dei fuorisede calabresi.
Tematica, dunque, calda e attuale quella dell’emigrazione; argomento che va a braccetto con la meritocrazia.
Giovani validi e volenterosi che, non trovando sbocchi professionali in Calabria, sono costretti ad emigrare per cercare fortuna altrove.
“Basta con la logica del compare, torneranno a casa tutti i calabresi bravi e preparati”, è la promessa bipartisan arrivata da tutti i candidati.
Ma la Santelli va oltre:“Con noi finirà la logica degli amici degli amici. Assumeremo soltanto i parenti entro il primo grado”.
E poi spazio agli altri, quindi, aggiungiamo noi!
Una promessa roboante quella della leader del centro-destra. Basta amici degli amici degli amici, centinaia di persone da accontentare post elezioni che ingolfano la macchina amministrativa calabrese ad ogni tornata elettorale.
Persone da soddisfare e da sistemare in qualche modo.
Assumeremo solo i parenti e poi i cosiddetti figli di nessuno, ci saranno possibilità per tutti.
E già questa, in una terra disgraziata e soffocata dal clientelismo come la Calabria, sembra un grande promessa.