Mail, manifesti, sms, adesivi attaccati sulle vetrine dei negozi: la frenesia del Black Friday sta in questi giorni coinvolgendo grandi e piccini.
Tradizione anglosassone che ha fatto da qualche anno breccia anche in Italia, il Black Friday è un venerdì speciale di sconti pazzi organizzato a fine novembre.
Nato con l’intenzione di dare una scossa alle vendite in un periodo morto, prima del boom natalizio e dei successivi sconti di fine stagione, il Venerdì Nero sta diventando un appuntamento irrinunciabile per chi ha puntato qualche prodotto costoso o semplicemente vuole fare un po’ di shopping compulsivo.
Un giorno solo, il venerdì, anche se lentamente sta diventando una settimana intera di sconti, in un escalation di frenesia tipica del commercio, e del capitalismo in generale.
Clima di eccitazione che non ha lasciato incolume neanche la solitamente imperturbabile nonna Cettina. Disorientata dalle miriade di annunci e definitivamente conquistata dal Black Frittuly, ha deciso di lanciare il suo personale Black Friday.
Per la precisione il Black Frijiri.
Procuratasi otto taniche da 5 litri di olio di semi e di oliva, l’ottantacinquenne signora calabrese ha, infatti, iniziato a friggere dalle 5 del mattino del 29 novembre.
Melanzane, zucchine, polpette, arancini, cotolette. Cettina ha addirittura anticipato la crispellata che come da tradizione in Calabria si effettuata il giorno dell’Immacolata.
Finita la carne e le verdure, l’arzilla nonna intorno alle 11 ore locali – in piena trance agonistica – ha iniziato a friggere centrotavola, strofinacci, federe, per poi passare alle ante degli armadi e alle sedie.
Attirati dall’acre odore e dal fumo proveniente dalla cucina, i vicini hanno a quel punto allertato i Vigili del fuoco, i quali intervenuti prontamente hanno sfondato la porta e fermato la nonnina giusto in tempo, prima che si apprestasse a friggere un pezzo di frigorifero dentro dell’olio motore.