Non smette di far discutere l’ultimo spot promozionale del turismo in Calabria, da stamattina campeggia sulle home di tutti i siti di informazione.
A commissionare l’ennesima macchietta sono stati questa volta i Comuni della Locride con lo zampino di Klaus Davi.
E non si sa davvero da dove iniziare ad analizzare un video che voleva essere provocatorio e promozionale, ma che è solo di cattivo gusto e fuori dalla realtà.
Fuori dalla realtà perché, oltre allo squallido richiamo alle vittime del Coronavirus, fa della Calabria la terra del rispetto del suolo e del distanziamento sociale.
Una bugia la prima, una burla la seconda.
Parlare di rispetto del suolo in un territorio devastato da abusivismo, dissesto idrogeologico e scempi cementizi di ogni sorta è davvero una contraddizione in termini.
Mentre il distanziamento sociale è soltanto la conseguenza – e non una reale volontà – di un sottosviluppo che ha visto spiagge stupende completamente spopolate per decenni.
Menzogne e alterazioni della realtà, dicevamo, condite dalla classica mentalità da serie B.
Visto che non potete andare lì, venite qui.
Uno spot, dunque, dove nulla è da salvare.
Sarebbe stato meglio dire: ‘Se avete paura del virus, rifugiatevi a Pietra Cappa’. Facendo così scoprire all’Italia il monolite più alto d’Europa.
Invece si è preferito ferire e ferirsi.
Con una caduta di stile davvero epocale.