“Una storia agghiacciante, un fatto che – se confermato – rischia di gettare discredito su un intera categoria“.
Sono queste le parole del dirigente aziendale che per primo ha scoperto la malefatta.
Un dipendente pubblico in smartworking che è stato scoperto a lavorare realmente da casa in orario d’ufficio.
Per giunta nel primo pomeriggio e nella sua abitazione a pochi passi dal mare.
Protagonista dell’incredibile vicenda, Gaetano M., 42enne calabrese dipendente di una partecipata.
L’uomo, infatti, durante dei controlli a campione effettuati dalla dirigenza aziendale, sarebbe stato regolarmente trovato davanti al pc durante l’orario di smartworking.
Una vicenda che fa accapponare la pelle.
“Chiediamo che la magistratura faccia piena luce sull’accaduto“, dichiara un sindacalista ai microfoni di Tele Ponticello.
Un dipendente para-pubblico che rimane a casa, davanti al computer, a lavorare durante gli orari soliti di ufficio, invece di andare al mare.
“Ci sono elementi sufficienti per chiedere il licenziamento immediato del lavoratore”, sono gli stessi sindacati a prendere le distanze dal comportamento dell’uomo.
Ne vedremo delle belle!