Il governo ha preso di petto il problema della sanità calabrese. Basta chiacchiere!
Dopo tre commissari dimissionari in 10 giorni (roba che non si vedeva dal Palermo di Zamparini) è il momento di intervenire in maniera decisa per sbrogliare la matassa.
Cresce quindi l’ipotesi di un masterplan regionale basato sul modello de “L’allegro chirurgo“, presidio accademico della medicina mondiale tra gli anni ’60 e ’90 del secolo scorso.
Un meccanismo semplice quanto efficace: se sbagli qualcosa nelle scelte sanitarie, parte un drammatico segnale sonoro che sottolinea l’errore. A quel punto si deve ripartire e riprovare, senza però frenare il divertimento di mandare a rotoli la sanità locale.
Alla Cittadella regionale è già tutto pronto per partire: faccendieri e questuanti non vedono l’ora di tuffarsi nella versione del popolarissimo gioco in salsa calabrese.
A chi farà più errori sarà riconosciuto un camice da medico pazzo, oltre naturalmente a un seggio elettorale per una prossima tornata a scelta.
Come recitava il popolare spot trasmesso dalle maggiori reti televisive italiane, “Operiamoooo! Così morire dal ridere potraiii!”