Veneto, Lombardia ed Emilia producono circa il 40% del Pil del nostro Paese. La Calabria una ceppa.
Veneto, Lombardia ed Emilia stanno attraversando un momento davvero complicato per i focolai di coronavirus che interessano quelle zone. La Calabria una ceppa.
“C’è una correlazione diretta tra crescita del PIL e contagio”, a dirlo senza tentennamenti è nientemeno che Joseph Stiglitz, Nobel per l’Economia nel 2001 con una malcelata passionaccia per “il modello economico calabrese”, come lo studioso statunitense ama definirlo.
Il Pil italiano nel 2017 – secondo quanto riportato da fonti ISTAT – è stato pari a 1.725 miliardi circa di euro. La Lombardia ha contribuito per 383,2 miliardi, il Veneto per 162,5 miliardi, l’Emilia-Romagna per 157,2 miliardi. Sommando i dati delle tre regioni, risulta un contributo al Pil nazionale pari a circa 703 miliardi di euro. In percentuale si tratta del 40,1%.
La Calabria ha contribuito con qualche soppressata di quelle buone, tutto il nero della ‘ndrangheta e una folta schiera di falsi invalidi.
“Il coronavirus non vuole avere nulla a che fare con un’economia imprevedibile come quella calabrese – chiosa un esaltato Stiglitz – Ama prosperità e ritmi di crescita vertiginosi. Prima la Cina e adesso le regioni del Nord Italia. Gli piace vincere facile.”