Svolta storica in Calabria.
A consentirla, una sentenza della Corte Costituzionale.
Da oggi, infatti, nella nostra regione sarà finalmente possibile chiamare le mogli degli amici con il proprio nome di battesimo.
Sì, avete capito bene: basta con il triviale la moglie di per identificare una donna.
“Stasera vengono Gianni e sua moglie?”
Quante volte avete sentito questa frase?
“Hai sentito che è successo alla moglie di Fabrizio!?”
Da oggi, in Calabria si potrà usare il nome proprio della donna in questione per parlare di lei.
“Ma chi? Cosa! Com’è che si chiama?”
Già, perché molti membri delle comitive non sanno nemmeno il vero appellativo della ragazza del loro amico.
“Valeria! Valeria, si chiama!”
“Ah sì, Valeria!”
Un piccolo passo per l’uomo, un grande passo per le donne calabresi.
E il cognome? Beh per quello ci vorranno ancora anni! Per il momento accontentiamoci di questo!