Tornata elettorale esaltante per la Lega che trionfa in una roccaforte storica del Nord come Riace, in Calabria, e lancia un nuovo modello di accoglienza per “calabresi a casa loro”.

È il leader Salvini a rubare la scena, come di consueto, presentando l’idea di un “modello Riace” improntato all’accoglienza dei calabresi regolari che non vogliano modificare abitudini sociali, spirituali e sessuali degli altri.

Una proposta che sta facendo certamente discutere, considerati gli scetticismi iniziali rispetto all’idea di integrare “calabresi tra calabresi”.

Anni fa si cercò di far convivere pacificamente catanzaresi e lametini all’interno di una stessa provincia e i risultati sono sotto gli occhi di tutti: “Siete uno svincolo autostradale!”, “Zingari!” e altre espressioni di stima reciproca che rendono al meglio la negatività degli effetti di una convivenza coatta.

Ma Salvini ci crede, sull’onda dell’entusiasmo generato dal successo elettorale:”A Riace proveremo a far convivere tutte le tribù calabresi, in un clima di fratellanza e cooperazione. Non sarà facile, ma sono “gli uomini venuti dalla montagna”, come li chiamo io. Pecorari di ogni specie che troveranno la maniera di stare nello stesso posto“.

Del resto – prosegue Salvini – in Calabria ho preso così tanti voti che adesso è possibile tutto. Sì quindi ai calabresi tra calabresi, a patto che siano regolari e succubi delle politiche che imporremo. Con l’idea che ho in testa di autonomia differenziata, ci sarà da divertirsi. Bacioni ai gufi.