Vento, vento forte, vento che piega gli alberi e scoperchia i tetti dei garage.
Vento cui siamo abituati in Calabria, ma che questa volta ha esagerato: raffiche che hanno superato in 140km/h flagellando ampi tratti di costa.
Vento che però ha anche un che di romantico: piega le fronde degli alberi e fa danzare le foglie appena cadute.
Brezza che fa volare alto gli aquiloni, che sospinge al cielo la spuma del mare.
Spettacoli della natura, come quelli cui hanno assistito i calabresi stamattina al risveglio.
Un grandissimo stormo di tettoie di eternit che fluttuavano nell’aria sospinte dai venti di maestrale.
Lastre di amianto che ballavano, chi pronta a staccarsi dal pollaio per prendere il volo, chi già da un pezzo in mezzo al cortile dei vicini.
Eternit come se piovesse, insomma. Uno spettacolo davvero magnifico. Una danza immortalata da mille fotocamere.
Ma dopo la festa, ci sarà da fare l’immancabile conta dei danni.
Tra lastre prese a mani nude e rifissate al loro posto e pezzi ormai inutilizzabili abbandonati ai bordi delle strade.
Perchè, c’è da giurarsi, anche questa volta non ci sarà nessuna bonifica a norma di legge.