È arrivata come un fulmine a ciel sereno la notizia della designazione di Vibo Valentia a Capitale italiana del libro 2021.
In una Calabria che è ultima nella classifica nazionale di lettura, questo riconoscimento sa di pungolo.
Un po’ per stimolare la curiosità, un po’ come a dire: “Adesso non avete più scuse, dovrete leggere di più”.
E da qui arriva il dubbio dei vibonesi, preoccupati di non farsi trovare impreparati: “Oddio, ma a fine anno poi ci interrogano?”
Si chiedono, giustamente, gli abitanti della città calabrese.
In quel caso dovremo davvero metterci a leggere.
Un dubbio legittimo insomma, giusto per capire e non farsi trovare impreparati.
Aspettiamo, dunque, la risposta ufficiale del Ministero.