“In effetti meglio mangiare qui che costruire rosticcerie sopra un ponte!”

Ha appena finito di trangugiare un croccantissimo arancino, Danilo Toninelli, i resti del ragù gli colorano di rosso il pizzetto sbarazzino.

“Pensavo di costruire luoghi dove poter giocare e mangiare sul Ponte Morandi, ma onestamente mi devo ricredere…”, è quasi attonito il Ministro dei Trasporti.

“Davvero non credevo si potessero raggiungere certi livelli di squisitezza. Inonderemo la valle sotto l’ex Ponte Morandi per farci passare sopra queste ottime Caronti. Risolleveremo l’economia della Liguria con questi arancini”.

Eh sì, perché galeotto è stato proprio un rustico assaggiato sul traghetto Villa San Giovanni-Messina.

Sarebbe stato proprio un arancino con ragù e piselli a far cambiare idea al Ministro rispetto al piano di costruire sul Ponte Morandi dei luoghi dove “le persone si ritrovano, possono vivere, possono giocare, possono mangiare”.

E su quest’ultimo punto, Toninelli ha cambiato completamente punto di vista: “Davanti a questi arancini e a queste pizzette non posso fare altro che alzare le mani. Questo ben di Dio fa mettere in discussione anche la costruzione del Ponte sullo Stretto. È qui che si deve venire a mangiare ogni giorno, altro che nelle rosticcerie costruite sui ponti”.

Si risolve così, tra Scilla e Cariddi, il malinteso che tanta ironia aveva suscitato sui social e che era stato, tra l’altro, anche oggetto di una riuscitissima imitazione di Crozza.

L’ennesima dimostrazione che il miglior ponte tra Calabria e Sicilia è ancora una volta uno degli alimenti tipici in comune tra le due regioni: l’arancino che unisce più del cemento armato.